Serena Autieri: ” Vi farò scoprire il volto di Diana “

La bravissima attrice metterà in scena il dramma di una donna ”nata per non essere libera”

Domani sera sarà lei la regina assoluta sul palco: Serena Autieri ritorna ad Acerra al teatro “Italia” per presentare il suo ultimo lavoro “Diana e Lady D”. La bellissima e bravissima attrice interpreterà un musical sulla vita della principessa più amata del nostro tempo, Diana Spencer, dove metterà a nudo i ritratti della donna pubblica, la principessa Diana e quella privata, Lady D, delle sua forza e delle sue debolezze. Da sempre, parte pubblica e parte privata generano suggestioni di contrasti forti, violenti, talvolta fatali. Due anime in lotta, una fragile, l’altra invincibile, che condividono un unico corpo. Mai come nel caso di Diana però tutto questo è stato così trasparente e autentico. La principessa e la maestrina d’asilo, la bulimica e la filantropa, la mamma e l’amante si sono ostacolate e combattute fino all’ultimo giorno, bruciando una il terreno dell’altra e rivendicando la loro impossibilità di coesistere mentre incessanti scorrevano copertine patinate, sorrisi, onorificenze ed applausi.

Come ha reagito quando le è stato proposto di interpretare questo musical su questa indimenticata principessa?

Ho accolto questo personaggio, questa scrittura, con molto entusiasmo, come una sfida. Anche se all’inizio, debbo ammetterlo, c’è stato un po’ di timore per la “statura” della protagonista, ma poi mi sono lanciata in questa avventura con tutta me stessa. Una delle cose più belle ed affascinanti della vita è proprio quella di mettersi in gioco, cercare di entrare in qualcosa che fino ad ora non si era mai esplorato e la storia di Diana Spencer me ne ha dato l’opportunità.

Quali sono i tratti che ha cercato di mettere in scena presentando la principessa Diana?

Ho pensato di mettere in scena una donna legata all’immaginario collettivo: una donna coraggiosa, che ha combattuto per l’amore, per la libertà. Diana ha posto sempre l’amore davanti a tutto anche a rischio della propria vita, purtroppo spezzata quando era ancora troppo giovane. Quello che metto in scena è una donna in tutte le sue sfaccettature facendo capire la sua forza, la sua fragilità, il suo malessere di aver vissuto la sua breve vita cercando di essere felice nonostante le difficoltà della vita che le si era prospettata e che la famiglia Reale inglese le aveva, purtroppo programmato.

Quindi il matrimonio con Carlo è stato pianificato a tavolino?

Diana all’epoca dei suoi 19 anni era innamorata di Carlo e credeva fortemente nel matrimonio, nell’unione, nell’amore. Lei era una donna di estrazione borghese ma fondamentalmente non aveva una grossa cultura e nemmeno il glam. A corte credevano che Diana fosse una donna facile da plasmare a proprio gusto e piacimento. Ma poi si son resi conto che non era proprio così. Invece Carlo è stato sempre abbindolato, guidato da sua madre che imponeva i suoi gusti.

Quale forza e quale debolezza ha apprezzato in Diana e quali in Lady D?

La forza è stata quella di urlare al mondo intero i tradimenti di Carlo, la sua vita soffocante ed infelice. Diana era una donna molto fragile, che non aveva un grande amor proprio e lo si nota quando, anche in pubblico, Carlo la mortificava o la faceva sentire inadeguata. Ma nonostante tutto, Io amo Diana: la sua anima la sento vicina, la sua fragilità mi ha fatto riconoscere la mia. Il mio avvicinamento a lei è stato da subito intimo e magico, struggente e appassionato.

Sono passati ormai quasi 20 anni dalla morte di Diana, che idea si è fatta sull’incidente? Fatalità o commissione dei servizi segreti britannici?

Sinceramente non mi sento di dire con certezza dove sia la verità. Però faccio fatica a credere che l’incidente sia stato una mera fatalità. Il suo frequentarsi con Dodi, uomo mussulmano, la sua voglia di vivere un amore vero e senza catene può aver infastidito qualcuno. Senza dubbio, la sua morte è ancora avvolta nel mistero più fitto.

Ritorna al teatro “Italia” dopo appena un anno, quando presentò “La Sciantosa”, mandando il pubblico in visibilio. Anche quest’anno ci sarà un sold out e tanti appassionati l’attendono con trepidazione. Un messaggio agli spettatori

Sono strafelice di ritornare ad Acerra: la città, la gente ed il teatro mi hanno accolto benissimo. Inoltre il pubblico che frequenta questo teatro glorioso è molto esigente ed attento. Spero di riuscire ad emozionare i presenti ed instaurare con loro quella miscela di affetto, simpatia e bellezza esplosa meravigliosamente lo scorso anno.

 

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