Ieri, 27 gennaio, decisione stabilita nel lontano 2005 dall’ONU, è stato “Giorno della memoria”. Fu proprio quel giorno, nel 1945, che le truppe sovietiche dell’Armata Rossa, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz, facendo vedere agli occhi del mondo intero le barbarie perpetuate contro gli ebrei, omosessuali, prigionieri, in quegli anni dalla Germania di Hitler.
Il Teatro Italia, sensibile ed attento a queste tematiche, oggi Il giorno 28 gennaio alle ore 20,45, porterà in scena “Il gioco più difficile”, spettacolo liberamente ispirato al film “La vita è bella” di Roberto Benigni, di Angelo Perotta, direttore artistico della Comic Art.

Angelo, da dove nasce l’idea di portare questo “dramma” al teatro?

L’idea nasce dal fatto che il nostro lavoro è un continuo “lanciare messaggi”, un miscuglio di sentimenti, passione e amore. Sono anni che lavoro per le scuole della Campania e alcune direttrici mi hanno da sempre chiesto uno spettacolo che trattasse questo tema forte, ma onestamente, trattarlo con leggerezza e allo stesso tempo renderlo efficace per emozionare e lasciare un segno nello spettatore, non è facilissimo, soprattutto con i bambini. Quindi ho deciso di ispirarmi a un film. Tra tutti quelli che ho analizzato, “La vita è bella” è quello che ho reputato il più adatto, in quanto il protagonista architetta il tutto per il bene del figlio, sotto forma di “gioco”, per poi perdere la vita per lui.

Pensi che il ricordo sia un’arma efficace affinché questi episodi così cruenti non debbano ripetersi più?

Assolutamente sì. Noi, nel nostro piccolo, proviamo a contribuire il più possibile. Certo che non possiamo sapere con certezza il futuro cosa riserverà all’umanità, i “pazzi” purtroppo esistono, noi proviamo a combatterli a modo nostro: recitando e lanciando questi messaggi d’amore.

Qual è l’idea centrale del tuo spettacolo?

La storia è praticamente quella del film. Un uomo che fa di tutto per conquistare una donna, dal loro amore nasce un figlio che il padre salverà dal campo di concentramento, con l’aiuto di un “finto gioco”, fino a dare la propria vita per lui.

Che tipo di commedia gli spettatori dovranno attendersi?

Lo spettacolo è diviso in due tempi. Nel primo lo spettatore può rilassarsi, può godersi lo spettacolo in leggerezza, con qualche risata e seguendo la storia d’amore dei due protagonisti; nel secondo naturalmente ambientato in periodo fascista, il dramma prende forma, ma rendendolo sempre scorrevole e sotto forma di “gioco”, per alleggerire una tematica cruda e che ancora oggi lascia tutti sconvolti.

Ci parli un po’ del cast?

Anche quest’anno, come l’anno scorso, con me in scena ci sarà Melania Pellino, la protagonista nonché mia moglie in scena. Con lei condivido le tavole del palco da anni e in questo spettacolo mi aiuta anche come assistente di regia. È davvero una persona e un’attrice eccezionale, di cui non si può fare a meno. Inoltre ho l’onore di avere in scena con me due maestri di teatro, che umilmente hanno accettato di essere diretti da un giovane regista come me e sono Ciro Pellegrino e Mauro Palumbo. Davvero due grandi artisti che si sacrificano, lottando, in questo mondo teatrale. I loro consigli sicuramente mi permettono di arricchire il mio bagaglio artistico. Inoltre, sono felice di avere in scena colleghi che hanno già diviso le tavole con me anche in altri spettacoli, vedi Rino Costanzo, Angelo Imperatore, Sara Giglio, il piccolo Vincenzo Nocerino e tanti altri. Potrei parlare per ore del mio cast artistico, singolarmente, non mi fermerei mai, sono tutte persone con cui si lavora bene. Lo spettacolo prevede anche la partecipazione di una cantante, Marianna Capasso e di un corpo di ballo: Ida Marino, Angelo Marino, Giosuè Carbone e Daniela Maringolo. Non dimentico chi lavora dietro le quinte: Andrea, Elvira, Pasquale, Mario, Rosina e tanti altri.

Nata nel 2010, la Comic Art ha come obiettivo quello di diffondere l’amore per il Teatro a più livelli, senza porsi limiti di età, né culturali. Dopo aver riscosso, negli anni, un discreto successo anche fuori dal territorio napoletano, in questi mesi la compagnia si conferma una realtà viva e attiva nel territorio, e spera di raggiungere un pubblico ancora più ampio.

Related Article

Scrivi un Commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *