
Intervista a Pasquale Forni, brillante commediografo acerrano.
Commercialista di professione, autore teatrale per diletto. Pasquale Forni si è affacciato nel mondo del teatro brandendo una penna e lasciando viaggiare la sua fervida immaginazione dipingendo commedie dal gusto raffinato e coinvolgente. Spinto dagli ultimi successi come La Congiura di condominio e La mia dieta fra le dita, lo sceneggiatore, acerrano doc, si appresta a scrivere nuove commedie per la gioia del suo numeroso pubblico che lo segue con viva passione e simpatia.
Forni, com’è nata l’idea di scrivere testi teatrali?
Il teatro è stato sempre la mia passione. Mio padre mi ha insegnato ad amare i grandi come Eduardo De Filippo, Totò, Peppino De filippo. Crescendo, ho continuato a coltivare questa passione ed ho imparato ad apprezzare molto Massimo Troisi che è stato e continua ad essere il mio attore comico preferito.
Quali sono le fonti d’ispirazione delle sue commedie?
I testi delle mie commedie sono molto semplici e nascono da soggetti scelti a caso e che prendono forma nella mia immaginazione.
Ci dica quale rappresentazione scenica le ha dato maggiori soddisfazioni e quale invece ha tratto maggior delusione in termini di apprezzamento?
Fortunatamente per il momento non ho avuto delle delusioni. Le commedie che ho scritto e messo in scena mi hanno dato tutte delle belle soddisfazioni. Recentemente La mia dieta tra le dita è stata molto apprezzata dal pubblico. In particolare vorrei ringraziare la Compagnia stabile del Rostocco per la bravura mostrata. Non c’è una commedia preferita, le amo tutte allo stesso modo.
Cosa differenzia il teatro, dalla televisione e dal cinema?
Il teatro ha qualcosa in più. C’è il contatto col pubblico, la possibilità per l’attore di tastare gli umori della gente in maniera diretta e non condizionata dallo share, la soddisfazione di sentire tante mani che applaudono all’unisono, l’odore tipico del palcoscenico. Il cinema e la televisione comunque conservano un loro fascino.
Artisticamente parlando, cosa dobbiamo aspettarci prossimamente?
Dopo aver portato in scena La mia dieta tra le dita lo scorso 24 febbraio al Teatro Italia con la Compagnia del Rostocco, mi accingo a completare la nuova commedia che sarà presentata al Teatro Italia il 19 e 20 novembre 2016. Ritorna sul palco il connubio con l’attore Ottavio Buonomo e penso che ci divertiremo e ne vedrete delle belle.
Cliché comune vuole che il teatro sia un luogo frequentate da persone di una certa età. Cosa bisogna fare per avvicinare ancora di più i giovani a questo ambiente?
Penso che per avvicinare i giovani al teatro bisogna creare una cultura teatrale a cominciare dalle scuole e credo che il Teatro Italia col suo management stia facendo grandi cose in tal senso.
Il Teatro Italia era quello che mancava a questa città. Esso non rappresenta solo un salotto culturale, ma il luogo dove la gente può ritrovare se stessa e la propria identità storico-culturale. Penso che la Famiglia Puzone stia facendo un ottimo lavoro. La loro operosità ha risvegliato tante coscienze che avevano bisogno di essere sollecitate un po’.