Intervista a Giuseppe Alessio Nuzzo su “Primitivamente”
“Primitivamente” è l’ultimo capolavoro del giovane regista acerrano Giuseppe Alessio Nuzzo, già direttore del Social World Film Festival di Vico Equense ed autore di altri cortometraggi di successo. Il documentario di circa 35 minuti ed ispirato dalla poesia di Viviani, da cui ne adotta il titolo, è stato presentato in anteprima Nazionale il 19 Dicembre 2014 nel nuovissimo Cine Teatro Italia di Acerra, suscitando scroscianti applausi e apprezzamenti del pubblico e stampa specializzata. Il cast di “Primitivamente” annovera personaggi di prim’ordine come il candidato Premio Oscar Giancarlo Giannini, voce narrante del film, il musicista Enzo Avitabile, curatore della colonna sonora, Don Maurizio Patriciello, simbolo della lotta alle ecomafie e Carmine Coppola, considerato l’ultima celebre figura della Commedia dell’Arte, che interpreta la maschera di Pulcinella.
Giuseppe, cosa ti ha spinto a realizzare questo documentario?
Il mio lavoro è nato dall’idea di rappresentare la mia città d’origine, sotto una luce un po’ diversa da quella che purtroppo siamo abituati a vedere attraverso i media nazionali. Acerra è da sempre facile bersaglio quando si parla di casi di inquinamento ambientale: l’inceneritore, i casi eccessivi di malattie tumorali, sono problemi che sembrano appartenere solo alla nostra comunità. Ma la verità dei fatti è diversa. Se da un lato è innegabile che vi sia un’emergenza ambientale, d’altro canto, sul nostro territorio esistono delle eccellenze di cui dobbiamo essere consci per riappropriarcene e farle conoscere agli altri. Parlo delle sorgenti del Riullo, dove appena cinquant’anni fa sgorgava acqua termale in grado di curare i malati proveniente da tutta Italia e che adesso è ritornato a rinascere; il Parco Archeologico di Suessola, il castello Baronale e Pulcinella, la maschera che erroneamente si crede partenopea ma è a tutti gli effetti di origine acerrana. Da queste peculiarità dobbiamo far rinascere il nostro spirito di appartenenza ad una comunità che vanta eccellenze uniche. Voglio sottolineare anche i nostri prodotti agricoli che sono demonizzati da gran parte della stampa nazionale perché considerati nocivi, ma test scientifici, effettuati presso l’Università di Napoli “Federico II”, hanno dimostrato che ciò che produce la nostra terra e che arriva sulle nostre tavole rispetta in toto le leggi nazionali in fatto di alimentazione.
Il tuo documentario sarà trasmesso al Teatro Italia per le scuole: 30 proiezioni fino all’8 Dicembre, una mossa giusta?
Assolutamente si. Sono convinto che bisogna far capire alle nuove generazioni che il nostro territorio non è quello dipinto a tinte fosche dai vari media, ma che abbiamo un patrimonio culturale immenso e variopinto che va tutelato e valorizzato. Per questo ringrazio l’Amministrazione comunale e la dirigenza del Teatro Italia con cui abbiamo trovato un accordo per proiettare il mio lavoro. Questo sicuramente permetterà di smuovere le coscienze dei giovani in difesa della propria terra ed in alcuni instillerà un sentimento di meraviglia per l’Acerra che fu ma che deve continuare ad essere.
La cultura e la storia sono due valori fondamentali per infondere senso di appartenenza e d’identità di una comunità. La riapertura del Teatro quanto inficerà in questo percorso?
Ho un moto di orgoglio nell’esprimere la mia felicità per la ripresa delle attività del Teatro Italia ad Acerra. Abbiamo passato due anni bui, ma ora grazie alla sensibilità di chi governa Acerra e all’intraprendenza dei fratelli Puzone che si sono lanciati con tanto entusiasmo e competenza in questa nuova avventura, finalmente abbiamo un luogo che diventerà il fulcro di ogni iniziativa di carattere culturale e spettacolare. Il Teatro è un polo di aggregazione e portatore non solo di valori artistici ma anche culturali. Di questo sicuramente ne beneficerà tutta la comunità perché il teatro è vita, emozione e passione: propulsore di una nuova coscienza collettiva che ci fa ben sperare per la formazione culturale ed educativa delle nuove generazioni.